L'andamento delle quotazioni dell'oro nel periodo elettorale americano

Lunedì, 14 Novembre 2016 L'andamento delle quotazioni dell'oro nel periodo elettorale americano

Una delle correlazioni più significative del periodo elettorale americano è stato il rapporto del valore dell'oro e la tendenza del voto americano.

Infatti ad ottobre 2016 abbiamo potuto notare come il prezzo dell'oro sia gradualmente calato, perdendo circa il 3%. Come abbiamo potuto vedere, Trump ha VINTO le elezioni, quindi le previsioni per il prezzo dell'oro è schizzato letteralmente alle stelle arrivando a toccare quota 1.750.
Molti esperti, comunque, dichiarano che l'oro potrebbe raggiungere vette ben più elevate proprio grazie alla vittoria del presidente repubblicano.

La valutazione dell’oro in funzione della politica internazionale

Ma perché l'oro sarebbe salito di valore durante le presidenziali americane, a seconda di come tirava il vento? Innanzitutto analizziamo, in ambito finanziario, cosa sia l'oro.
L'oro è definito bene rifugio.
Un bene rifugio è qualcosa che le persone acquistano nel momento in cui le cose si mettono male. Pensiamo, in passato, alle quotazioni dell'oro dall'uscita dell'Inghilterra dall'Unione Europea.
Essendo stato uno dei punti più brutti dalla fondazione dell'UE, il Brexit ha fatto sì che le quotazioni dell'oro salissero proprio a causa del timore del fallimento della politica unitaria.

Andiamo a ritroso, facciamo partire la nostra analisi da agosto 2016. In questo periodo di attività elettorale, la candidata alle presidenziali Hillary Clinton era in netto vantaggio sul repubblicano Trump.
Questo ha fatto sì che le quotazioni dell'oro scendessero vertiginosamente,
infatti, la candidata democratica donava sicurezza agli azionisti e alle borse.

Nonostante una buona partenza (1365 dollari nei primi giorni) l'oro è sceso negli ultimi giorni di agosto, quando i sondaggi davano in vantaggio Hillary Clinton.
L'oro è sceso fino a 1309 dollari. Questo il primo indice che indica quanto le quotazioni dell'oro seguissero inesorabilmente le sorti delle elezioni americane.
Successivamente, andando a vedere il mese di settembre che ha visto un'altra risalita della valutazione dell'oro, proprio grazie alla ribalta dei sondaggi elettorali che aveva visto il repubblicano in vantaggio sulla Clinton.
L'oro arriva a 1315 dollari a Settembre. Il neo presidente Trump brucia, a fine mese, i guadagni fatti ad inizio a causa di un video in cui venne accusato di essere sessista.
La Clinton in vantaggio sui sondaggi ha dunque “causato” un ribasso  delle quotazioni dell'oro.

George Boete aveva previsto, durante le presidenziali, un incremento dell'oro fino a 1.850 dollari se Trump avesse conquistato il podio. Così è stato, quindi molto probabilmente l'oro come bene rifugio è destinato ad accrescere sempre più la sua quotazione.

Trump da sempre mira ad un isolazionismo economico degli Stati Uniti.
Un fatto che, secondo molti esperti, affonderebbe proprio l'economia del paese oltreoceano. A quel punto, i metalli preziosi utilizzati dagli azionisti di tutto il mondo e dalle principali società per arginare le perdite dei loro investimenti, guadagnerebbero molto investendo sull'oro.
Proprio grazie al fatto che si tratta di un bene rifugio.
L'oro seguirebbe il trend positivo di un affossamento dell'economia globale: difatti dall'andamento dell’economia degli Stati Uniti d'America, dipendo i trend dei principali paesi occidentali.

C'è comunque da tener conto di una cosa: nonostante Trump abbia fatto salire a quota 1.280 dollari, il prezzo di questo bene rifugio sarebbe salito anche con l'elezione dell'ex first lady. Infatti subito dopo l’Election Day, in questi giorni di metà novembre stiamo assistendo ad un ridimensionamento del prezzo dell’oro, cosa questa che non si attendeva affatto. 

I mercati finanziari anticipano un trend che molto probabilmente si ripeterà nel tempo. Quindi, investire sull'oro in questo momento potrebbe risultare molto prolifico nel lungo termine.

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